Questo
scioccante annuncio giunge dalla CISL torinese. Il
suo Segretario Generale, Nanni Tosco, afferma :
"Si
può stimare che da gennaio 2008 a oggi le persone in
cerca di occupazione nella nostra provincia siano
aumentate di almeno 20 mila unità". Questa
affermazione si fonda sui dati
dell’Osservatorio Regionale
del Mercato del Lavoro e dell’Agenzia Piemonte
Lavoro. La perdita dei posti di
lavoro è stata più accentuata soprattutto
nelle aziende con meno di 15
dipendenti. Ad aggravare la
situazione, sono gli altri migliaia di
lavoratori con contratti a tempo
determinato, interinali,
collaborazione coordinata e continuativa,
a progetto, che sono rimasti
senza lavoro. Solo il ricorso alle
varie forme di cassa integrazione nelle
imprese più grandi ha permesso una tenuta
occupazionale evitando licenziamenti collettivi.
Per cercare di superare questo
difficile momento la CISL propone un “Piano
per il Lavoro”
coordinato dalla Provincia di
Torino. Secondo Tosco, il piano
dovrebbe articolarsi in due
filoni : "Da un lato deve
puntare a fare restare nel proprio posto di lavoro
anche attraverso una riqualificazione professionale
da attuare senza la politica dei due tempi (prima si
ristrutturano e riorganizzano le aziende e poi si
gestiscono gli esuberi), usufruendo sia di Fondi
pubblici sia dei Fondi Interprofessionali per la
formazione continua".
Il segretario prosegue : "Dall’altro,
elaborare interventi immediati di politica attiva
nel territorio, dall’orientamento alla formazione, a
percorsi di ricollocazione e/o di integrazione al
reddito per aumentare l’occupabilità delle persone,
coinvolgendo le parti sociali, il sistema delle
imprese, i Comuni e degli operatori pubblici e
privati (dalle fondazioni alle agenzie di
formazione, dalla scuola ai centri per l’impiego)
che operano sul mercato del lavoro torinese”.
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